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Il quartiere S. Ambrogio - Crocione

Elemento costitutivo del territorio, e della sua storia, è senza dubbio la ferrovia Milano - Chiasso. Poggiando su questa barriera, che per anni ha costituito il confine quasi naturale della città edificata, si è così delimitato il territorio del quartiere, che trova poi altri limiti nel territorio di Desio e del quartiere San Carlo. La natura di insediamento agricolo che caratterizzava il quartiere cominciò a mutare con l’inizio del secolo e nel primo dopoguerra, quando venne avviata la costruzione di un consistente numero di edifici ad esclusivo uso residenziale.

Gli anni ’50 vedono l’avvio di un rinnovato sviluppo edilizio, che si consoliderà negli anni ‘60 e ‘70, grazie alla fase di rinascita dopo il secondo conflitto mondiale ma soprattutto per effetto delle prime migrazioni. Sono gli anni di massima espansione del quartiere. Dal Veneto prima, e successivamente dalla Sicilia, dalla Calabria, e dalla Basilicata furono numerosissime le famiglie che si trasferirono in città con un inevitabile aumento della domanda di case.

La realizzazione del piano di edilizia economica e popolare del 1972 nel quartiere Crocione, parte del più ampio quartiere S.Ambrogio, ha comportato un massiccio incremento demografico seguito dal sorgere di problemi di integrazione tra la popolazione residente nel quartiere e una nuova popolazione che importava modelli culturali diversi.

Tra gli anni ‘70 e ‘80 gli alloggi popolari vengono completati  e assegnati a 238 giovani famiglie per un totale di circa 750 abitanti, in prevalenza lavoratori artigiani e operai di fabbrica.

Si costituisce così una nuova comunità, separata dalla vivace vita di paese, isolata non soltanto fisicamente ma lontana anche dai servizi di base, dal commercio al dettaglio e dalle strutture di servizio alla persona distribuite sul territorio comunale in altri quartieri dalla posizione più centrale: una città lontana dalle opportunità.


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Oggi negli 11 fabbricati del quartiere di edilizia popolare del Crocione abitano circa 650 persone, di cui circa il 25% ha superato la soglia dei 65 anni (a Seregno sono il 19%). Un quartiere che invecchia, quindi, e che vede una scarsa presenza di popolazione minorile (in quartiere rappresenta l’8% della popolazione contro il 12% del comune di Seregno).
Se da un lato abbiamo ben il 26.8% dei nuclei famigliari composti da anziani soli o coppie di anziani, dall’altro è possibile osservare una importante presenza di famiglie numerose. Infatti il 9% delle famiglie residenti in quartiere è composto da 5 persone (a Seregno il 5%) mentre Il 7% delle famiglie ha più di 5 componenti (a Seregno l’1%).

 


 

 

 



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