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Lo strumento Contratto di Quartiere II

Il programma del Ministero

Il Contratto di Quartiere è un programma promosso dal Ministero dei Lavori Pubblici e dalla Regione Lombardia finalizzato alla riqualificazione di aree e quartieri di edilizia residenziale pubblica caratterizzati da situazioni di degrado degli edifici e di mancanza di adeguate infrastrutture e servizi socio-culturali-assistenziali.
L’obiettivo del Contratto di Quartiere è quello di integrare in una stessa politica contenuti di carattere urbanistico, edilizio e sociale; esso si caratterizza per la natura negoziale (richiede, infatti, la costruzione di accordi tra diversi soggetti pubblici e tra pubblico e privato); il carattere articolato (poiché scompone la politica di intervento in una molteplicità di azioni tra loro coordinate); la finalità sociale (perseguita affrontando differenti problemi del territorio: disoccupazione, devianza giovanile, microcriminalità, esclusione).

Le finalità di tale strumento sono così sintetizzabili:
  • riqualificazione sociale ed edilizia dei quartieri di edilizia residenziale pubblica degradati
  • adeguamento e incremento della dotazione infrastrutturale
  • promozione dell’integrazione sociale e dell’occupazione

inoltre:
  • risoluzione definitiva delle condizioni di degrado
  • fattibilità e rapidità della realizzazione
  • sviluppo del partenariato
  • produzione di addizionalità di risorse

 
Dal Contratto di Quartiere I al Contratto di Quartiere II

Il Contratto di Quartiere è stato bandito nel 1998, il successo di quella prima esperienza, per quantità e, soprattutto, significatività, delle proposte presentate, ha spinto il Ministero dei Lavori Pubblici e la Regione Lombardia a promuovere nel 2003 il Contratto di Quartiere II.

Il Contratto di Quartiere di II generazione vede una maggior diffusione degli interventi sul territorio, passa da una politica per lo più edilizia ad una politica territoriale. L’attenzione degli interventi viene proposta non più centrata sulle case ma rivolta all’intero quartiere in cui gli edifici di edilizia residenziale pubblica si collocano, a dimostrazione di una maggior attenzione al contesto.
La ‘regia’ delle operazioni non è più affidata al Ministero ma alla Regione, che rappresenta l’organo di controllo, verifica e monitoraggio.

 

I finanziamenti

  • 128 milioni di euro: Finanziamenti Ministero Infrastrutture e Trasporti
  • 112 milioni di euro: Finanziamenti Regionali (da bilancio regionale e dai fondi ‘Programma regionale per l’Edilizia Residenziale Pubblica 2002-2004)
  • (finanziamenti a fondo perduto per soggetti pubblici, da restituire dopo 30 anni per soggetti privati)
 
Il Contratto di Quartiere II finanzia:
  • riqualificazione patrimonio ERP fino all’ 80%
  • opere infrastrutturali fino al 50%
  • interventi sperimentali su ERP fino al 90%
  • 0,5% del costo convenzionale delle opere per azioni di progettazione partecipata
  • non finanzia le azioni sociali e per l’occupazione.
 
I Contratti di Quartiere II in Lombardia

I Contratti di Quartiere finanziati in Lombardia sono 23, da realizzarsi in 17 Comuni, per un finanziamento totale di trecentocinque milioni di euro.

  • Provincia di Milano: Milano (Quartieri San Siro, Gratosoglio, Mazzini, Molise-Calvairate, Ponte Lambro), Bollate, Cernusco S/N, Cinisello Balsamo, Limbiate, Pioltello, Rho, Rozzano, Seregno, Sesto San Giovanni
  • Provincia di Pavia: Pavia (Quartieri Crosione, Cascina Scala, Pelizza)
  • Provincia di Varese: Busto Arsizio, Saronno
  • Provincia di Cremona: Cremona
  • Provincia di Mantova: Mantova
  • Provincia di Bergamo: Treviglio
  • Provincia di Lodi: Sant’Angelo Lodigiano (Ln)

In considerazione dell’elevato numero di proposte di Contratti di Quartiere pervenute la Regione Lombardia ha pubblicato nel 2005 un secondo bando finanziato con risorse proprie vinto dai Comuni di Legnano e Lissone (Provincia di Milano).

 
 



Comune di Seregno